Ambientazione cromatica

GT/ AMBIENTI, COLORI, ERGONOMIA, SINESTESIA

Concludo il discorso sui colori cercando di capire quali ricadute può avere sulla nostra vita e cosa può succedere quando le nostre attività si svolgono in ambienti artificiali dove la presenza del colore è evidente. In effetti il colore, regolarmente accettato come semplice elemento di finitura superficiale, è divenuto un efficiente fattore di miglioramento delle attività umane e della qualità della vita in generale.

Secondo indagini condotte recentemente è risultato che la scelta razionale dei colori in ambienti in cui si svolge un qualsiasi genere di attività ha evidenziato:

  • l’aumento del rendimento di quasi il 30%;
  • il miglioramento dell’illuminazione di oltre il 60%;
  • la diminuzione del numero degli infortuni (attività manuali) di circa il 25%;
  • il miglioramento della qualità del lavoro eseguito di oltre il 30%;
  • la riduzione della fatica visiva di circa il 20%;
  • l’aumento della motivazione nello svolgimento del proprio lavoro di circa il 15%.

Si può comprendere facilmente, quindi, che il colore non è soltanto un elemento decorativo o di miglioramento del comfort visivo, ma costituisce un fattore attivo in ambito psicologico, fisico e fisiologico.

L’utilizzo del colore e del suo valore attrattivo sarà più funzionale quando è in grado di migliorare le condizioni di visibilità, ridurre la fatica fisica, donare un’atmosfera piacevole agli ambienti (ad esempio quelli di lavoro) risultando al contempo accoglienti e sereni. 

Sui luoghi di lavoro, questo si traduce in una riduzione del pericolo di infortuni; per quanto possibile è importante tenere in considerazione le preferenze degli utenti finali e nel caso questo non sia attuabile è preferibile adottare qualche regola elementare per sfruttare il più possibile l’azione psicologica dei colori per:

  • addolcire l’illuminazione nei locali di riposo  / relax;
  • evitare abbagliamenti  e contrasti di luminosità tra gli oggetti presenti;
  • utilizzare tinte che aiutino ad armonizzare l’ambiente sottolineando o diminuendo l’effetto di pesi, geometrie e volumi.

Al fine di sfruttare al meglio anche le azioni fisiche e fisiologiche dei colori è bene ricordare ad esempio che quest’ultimi (riferendosi in particolare ai toni caldi o freddi) possono essere utilizzati per infondere ordine nell’ambiente, diminuire il costo dell’illuminazione artificiale (a parità di rendimento), nonché ridurre notevolmente lo sforzo oculare.

Le condizioni di visibilità si possono migliorare ad esempio togliendo dalla visuale la sorgente luminosa e riducendo, contemporaneamente, la luminosità puntuale in favore di un aumento di quella di fondo o dei dintorni della sorgente.

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