Stile Etnico / Orientale

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Progettare e arredare uno spazio (che interessi la totalità di un’abitazione oppure solo un ambiente – ma potremmo declinare il metodo anche ai luoghi di rappresentanza e/o aperti al pubblico) secondo uno stile, non significa riempire un luogo di arredi e accessori ispirati a quel particolare design ma, in verità, identifica un approccio più profondo che investe sia la parte “decorativa” che funzionale e distributiva degli spazi in base a quella filosofia.

le differenze

Nel caso degli stili orientali (cinese e giapponese su tutti) questo assunto è particolarmente vero; un esempio è la caratteristica distribuzione degli spazi (e delle relazioni tra essi) della casa tradizionale giapponese, dove anche il più piccolo oggetto è plasmato da secoli di usi e tradizioni. 

Per quanto riguarda lo stile etnico, invece, siamo di fronte a una vera e propria contaminazione che fa della passione e della creatività la sua anima generatrice. 

A questo punto cerco di fare chiarezza su alcuni importanti aspetti prima di proseguire oltre; è necessario, infatti, tenere a mente alcuni punti fondamentali sulle origini e su ciò che secondo il nostro “occhio occidentale” significa “etnico” e “orientale”. 

STILE ETNICO

il significato

Nel campo della moda e delle arti figurative in genere il termine etnico è sinonimo di folkloristico, quindi di uno stile le cui caratteristiche sono facilmente riconducibili a un gruppo culturale, geografico, linguistico e talvolta razziale ben delineato.

E’ possibile, quindi, poter arredare o “vestire” uno spazio secondo questo stile e, sebbene abbia almeno nella premessa, caratteristiche ben riconoscibili e identificabili (la forte matericità è uno dei tratti distintivi), non ha uno schema preciso di riferimento poiché nel corso del tempo, si è caratterizzato da un altissimo grado di creatività e personalità.

E’ nato, per così dire, dalla stratificazione dei ricordi dei primi viaggiatori che, accumulando oggetti ed esperienze, fecero delle loro case un pot-pourri (non nel senso dispregiativo) di elementi dal sapore esotico, a volte eccentrico.

i ricordi lasciano tracce

Ogni viaggio fatto, un ricordo creato o un’atmosfera vissuta, prendono vita attraverso questo stile che si arricchisce sempre di più al passare degli anni, a testimonianza della cultura di popoli e paesi lontani.

Diversamente dallo stile orientale, non è sempre possibile arredare un’intera abitazione in stile etnico (l’errore di generare confusione e uno spazio sgradevole e caotico è dietro l’angolo), ma si riesce a ottenere ottimi risultati limitandosi ad alcuni ambienti per creare il giusto mix di benessere e comfort. 

Nella progettazione degli spazi è determinante valutare benessere e comfort affinché siano emotivamente connessi con noi.

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i materiali

I materiali caratterizzanti lo stile etnico sono:

  • il legno di teak soprattutto, quale materiale predominante utilizzato sia per la pavimentazione che per gli arredi e le suppellettili;
  • i materiali naturali come il rattan e il bambù che assieme al cuoio, alla terracotta, vengono utilizzati per la creazione di oggetti e complementi;
  • la iuta, il cotone, la canapa e il sisal per la filatura di tessuti per biancheria della casa o di tappeti;
  • i colori caldi e saturi della bella stagione come il giallo, l’arancione o il rosso per creare un’atmosfera calda e solare ma anche riconducibili alla terra e alla natura come il marrone e il verde intenso;
  • i cuscini e i tappeti per rendere accoglienti e riposanti gli ambienti, soprattutto quelli conviviali;
  • gli accessori e le decorazioni home made (con motivi geometrici e/o di “gusto” tribale), realizzati con i materiali più diversi ma con una predilezione per il legno scolpito, le fusioni in cera, il ferro battuto e il cuoio;
  • l’illuminazione soffusa o che esalti i toni della sabbia;
  • le pareti dai colori chiari con qualche angolo caratterizzato da colori d’accento.

l’evoluzione

Ultimamente si va diffondendo uno stile etnico dall’allure più contemporanea la cui produzione si pone a metà strada tra il prodotto di design e l’artigianato che, sapientemente miscelati con elementi moderni più tradizionali, sta generando una rivisitazione ribattezzata, poco felicemente da alcuni critici, “ethno-chic”. 

STILE ORIENTALE

le origini

E’ condiviso, dalla maggior parte delle persone, che per orientale si tenda a identificare (semplificando molto) lo stile, di origine cinese e giapponese in particolare, mentre non andrebbero dimenticati quelli gravitanti sulla regione delle Filippine o, più importante, sull’India, che di fatto divide in due zone ben distinte, con quello cinese, le aree di influenza stilistiche di tutto l’oriente.

Così, mentre Giappone e Corea subiscono (pur declinandole a proprio uso e consumo) le influenze della Cina, allo stesso modo l’area del Siam (Thailandia, Malesia, ecc.) e dello Sri Lanka subiscono quelle dell’India (è curioso notare che lo stile indiano spesso viene percepito e definito “etnico” accomunandolo di fatto allo stile, dall’aspetto più semplice e umile, tipico delle popolazioni dell’Africa sub sahariana). 

overview

Il tempo, come sempre, è riuscito a cristallizzare alcune caratteristiche peculiari anche di questo stile; di conseguenza, mentre nella tradizione cinese sono le zone di rappresentanza (quindi luoghi vissuti dalla classe agiata) ad essere direttamente influenzate (gli ambienti si popolano di arredi e suppellettili come: madie, forzieri, scrittoi, credenze, paraventi, porcellane e sete) dai colori sgargianti e dalle lucidissime lacche, in quella giapponese è l’ordine, la disciplina, la sobrietà degli gli spazi privati (interni ed esterni) a essere oggetto di particolare attenzione.

Fare un’analisi completa dello stile orientale, in questa sede, non sarebbe comunque esaustivo considerati tutti gli ambiti che influenza con le sue tradizioni, la sua filosofia e i suoi riti (calligrafia, religione, fiori, animali, porcellane, ecc.), è molto più utile capire quali sono oggi gli aspetti che sono riusciti a lasciare un segno nel mondo occidentale sino a farne uno stile riconoscibile e apprezzato.

le caratteristiche

Nello stile orientale tutti gli elementi assumono molteplici significati e hanno la capacità di convivere e mescolarsi con grande armonia ed equilibrio. Lo stile tradizionale della Cina ama le lacche di colore rosso, nero e le decorazioni in oro su credenze, scrittoi, paraventi come anche le finissime porcellane di varie dimensioni.

Il Giappone, diversamente, ispira ambienti più sobri ed essenziali caratterizzati da mobili bassi (tavoli, tavolini, letti, ecc.), da pareti in carta di riso (per diffondere in modo uniforme e morbido la luce), dal sapiente uso del legno e da pochi ma equilibrati accessori (una pianta di bonsai, una composizione di fiori, un tappeto, ecc.) 

come interpretarne i tratti

Tradurre tutti questi elementi in un arredo dei giorni nostri significa saper fare sapiente uso degli spazi e delle funzioni introducendo ove possibile l’atmosfera originale di questo stile, consci del fatto che inserire in soggiorno un tavolo basso e le relative sedute da terra (oppure lo zaisu giapponese che prevede uno schienale) se non usati rischiano solo d’ingombrare e far bella mostra di sé.

E’ possibile quindi mediare e “avvicinare” alla nostra cultura lo stile orientale senza snaturarlo ma ricreandolo con l’utilizzo di:

  • luce diffusa con lampade in bambù e carta di riso, per un’atmosfera soffusa (da terra, a sospensione o a parete);
  • tatami (indicato soprattutto in camera da letto per ricoprire tutto il pavimento o solo una piccola parte) o tappeti;
  • mobili bassi dall’aspetto sobrio ed elegante (il legno laccato di colore nero è un must);
  • tende (di seta in camera da letto e di cotone in cucina);
  • fouton (non necessariamente quello originario del Giappone, ne esistono in commercio nuove e più attuali versioni);
  • porte scorrevoli in bambù e carta di riso;
  • isola relax al centro della stanza (con tappeto, cuscini e/o pouf);
  • un uso morigerato degli accessori e dei complementi (composizioni floreali, stampe orientali, katana, maschere tradizionali e capolavori di shodo).

il risultato

Uno spazio attraente, quello arredato in stile orientale, molto semplice, con pochi arredi e una grande atmosfera di calma e sobrietà che si anima intorno a una stanza principale ma che si esprime anche attraverso ambienti interni (più riservati e intimi) ed esterni (come il tipico giardino zen o il laghetto con i fiori di loto).

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