Stile Scandinavo (o nordico)

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lo Stile Scandinavo

Siamo giunti finalmente allo Stile Scandinavo che si distingue per semplicità e popolarità (e non perché lo apprezzi in modo particolare ma perché rispetto ad altri stili è forse uno dei più conosciuti e diffusi).

Sono molte le ragioni di questo successo e ho deciso d’illustrartele nel corso di questa nostra chiacchierata.

Cominciamo col dire che alcuni concetti chiave (approccio green, luminosità, colori tenui, atmosfere calde e confortevoli, semplicità formale e un certo costante modo rilassato e calmo) hanno reso lo Stile Scandinavo quello che oggi noi tutti conosciamo. Sarebbe, però, riduttivo limitare le sue origini e peculiarità solo a questi aspetti.

Più di quanto immagini, lo Stile Scandinavo, è il risultato della stratificazione di uno stile di vita e di una tecnologia (costruttiva e di utilizzo dei materiali) nati “dal basso” e che proprio in virtù di questa spontaneità e mancanza di “codici formali” iniziali è diventata fucina d’innovazione.

Ma teso verso quale obiettivo ti chiederai? Beh il fine ultimo è: migliorare le condizioni di vita di una società principalmente rurale che, alle sue latitudini, doveva lottare costantemente con condizioni climatiche spesso proibitive.

Come quasi tutti gli stili d’interior design anche lo Stile Scandinavo (o Nordico) ha visto i suoi natali svilupparsi in seno a una corrente architettonica.

L’architettura scandinava che prende origine da un’architettura locale spontanea può farsi risalire intorno agli anni trenta del secolo scorso quando, per rispondere all’architettura moderna e razionalista, alcuni architetti introdussero il concetto di funzionalismo (una costruzione non doveva essere solo razionale e ben costruita ma doveva essere utile sia ai suoi abitanti/fruitori che all’ambiente in cui sorgeva).

origini e cenni storici

Lo Stile Scandinavo (in architettura in primis, poi declinato anche nell’interior) nasce e si sviluppa in Norvegia, Svezia e Danimarca ma anche in Finlandia e Islanda (dove assume sfumature leggermente diverse) è uno stile relativamente recente sebbene come ti accennavo è cresciuto in un ambiente strettamente locale e popolare.

L’essenzialità nella ricerca di uno spazio confortevole e bello sono i principi su cui la struttura di questo stile si è evoluto. Così si assistette, in termini architettonici, a una mescolanza tra l’imperante gusto europeo degli inizi del XX secolo e una modalità molto tradizionale, locale e semplice (in termini di tecnica e di uso dei materiali) di realizzare le strutture degli edifici.

Un approccio, che oggi si definirebbe “fluido”, che ha di fatto mescolato due diverse visioni del costruire e permesso alla tradizione locale di contrapporsi all’estetica con artigianato e inventiva. Nuovi concetti spesso innovativi e unici che prediligono ancora il funzionalismo e il benessere non solo degli abitanti ma anche dell’ambiente (un esempio sono le prime case con tetto verde islandesi che permettevano un isolamento naturale con ricaduta positiva in termini di energia impiegata e sostenibilità).

Si passò quindi da edifici neoclassici con elementi tradizionali e locali a strutture sempre più funzionali; un esempio emblematico è il Sanatorio di Paimio dove il focus fu incentrato sulla valorizzazione della qualità della luce e dell’aria per i pazienti affetti da tubercolosi. La condizione umana, all’interno dei nuovi edifici di stile funzionalista, diventò un aspetto centrale in questa nuova corrente architettonica (che apparve ufficialmente sulla scena mondiale intorno agli anni ’50 del secolo scorso).

Una modalità di progettare e pensare che definì le case e gli spazi pubblici come un’irrinunciabile risorsa per l’umanità.

un successo annunciato

Come ha fatto, ti chiederai, lo stile scandinavo a introdursi nelle case di milioni di persone? Quali sono i principi guida che ne hanno facilitato l’adozione e la diffusione fino a farne uno degli stili più amati e seguiti dei tempi moderni?

La maggior parte delle persone ha un’idea dello stile scandinavo legato soprattutto a concetti di semplicità e comfort accompagnati da quelli di antico e moderno. Sarebbe riduttivo pensare che sia solo questo (pochi stili, come questo, sono così pervasivi da influenzare architettura, design e interior design).

le sue peculiarità

Lo Stile Scandinavo, infatti, si forgia su: armonia, equilibrio, semplicità, luminosità, funzionalità, originalità delle forme, attenta gestione degli spazi e un profondo rispetto per la natura. Concetti e principi che hanno trovato una loro naturale applicazione anche nell’interior design e una grande diffusione (Ikea docet).

Potresti pensare che arredare degli ambienti o un’intera abitazione in Stile Scandinavo sia un gioco da ragazzi, in realtà non è così facile. In un interno in Stile Scandinavo tutto ciò che ti circonda è sinonimo d’interni hygge*, estremamente confortevoli, equilibrati, armonici e rilassanti.

Le linee pulite, la gestione delle fonti d’illuminazione (soprattutto naturale), la scelta dei colori tenui, i materiali naturali, il minimalismo, il benessere e l’attenzione all’ambiente non sono gli unici aspetti di cui tenere conto.

Il risultato è il medesimo ma i punti di partenza possono passare sostanzialmente attraverso due approcci: la realizzazione di una nuova abitazione oppure la ristrutturazione.

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Nel secondo caso probabilmente dovrai occuparti anche di qualche altro aspetto e ti assicuro che il risultato sarà forse più ricco di soddisfazioni (e anche in questo caso un professionista al tuo fianco farà una notevole differenza). 

Prima di affrontare una ristrutturazione (o semplicemente un ri-arredo di alcuni o di tutti gli ambienti di una casa) è fondamentale riuscire a pianificare tutte le fasi così da massimizzare risultati, aspettative e soddisfazione. Lo Stile Scandinavo ti può aiutare in questo, esso è infatti uno stile che non prevarica, che non stufa e che ti aiuta a riequilibrare gli ambienti.

A questo risultato ci si arriva attraverso il riordino della casa che a sua volta si raggiunge percorrendo una via maestra lastricata di: ordine, pulizia delle linee, decluttering, luce, colori e approccio green.

Sono questi infatti i principi base per realizzare ambienti pervasi di calma, relax e benessere in perfetto Stile Scandinavo.

  • Ordine: ogni elemento o accessorio viene scelto per un motivo ben preciso e la sua collocazione deve ricevere lo spazio adeguato (non serve a “riempire” casa). Uno spazio pulito e libero da ostacoli, lascia il posto solo ai pezzi che aggiungono valore e funzionalità; evita articoli alla moda di cui ti stuferai presto e dedicati a oggetti e mobili senza tempo e ben fatti che possono essere utilizzati per molti anni a venire. L’ambiente appare calmo e sereno.
  • Pulizia delle linee: il minimalismo (scandinavo) è la chiave estetica di questo stile che predilige elementi funzionali ed equilibrati con linee pulite e mancanza di decorazioni non dimenticando la natura. Equilibrio e comfort.
  • Decluttering: diventa imperativo ridurre il disordine (che si tratti di abiti, carta o articoli per la casa) e organizzare per valorizzare solo ciò che è utile e ricco in valore (mai sentito del metodo KonMary? Un metodo forse un po’ severo e non adatto a tutti ma dai risultati certi).
  • Luce: forse a causa della scarsità nei paesi d’origine, la luce naturale (morbida e calda) riveste una valenza estetica e funzionale fondamentale in questo stile che la lasciandola fluire liberamente, restituisce ambienti ariosi, leggeri e accoglienti 
  • Colori: tenui e nuance chiare che rimandano ai toni della natura ma anche gainsboro alle pareti per donare un ambiente calmo e rilassante e far risaltare oggetti e particolari dal design senza tempo
  • Green: lana, pietra e soprattutto legno (anche lasciato grezzo) per sottolineare lo stretto legame con la natura e regalare un’atmosfera armonica ed equilibrata caratterizzata da mobili che privilegiano le forme, dalla luminosità diffusa e dalla funzionalità degli ambienti.

*Hygge è un sostantivo delle lingue danese e norvegese impiegato per definire un sentimento, un’atmosfera sociale, un’azione correlata al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità. Esprime un concetto analogo a quello della parola svedese mys e della parola tedesca Gemütlichkeit.

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